Il Potere della Mente e le programmazioni

Il Potere della Mente e le programmazioni

Svelare e Riprogrammare i Nostri Modelli Mentali

La tua mente è un universo straordinario, con potenzialità che superano qualsiasi immaginazione. In questo articolo, ti guiderò attraverso un viaggio affascinante alla scoperta di come i tuoi pensieri e credenze modellino la realtà che vivi ogni giorno. Esplorerai il concetto di programmazione mentale e scoprirai come, attraverso la consapevolezza e tecniche specifiche, puoi trasformare la tua vita in modi che mai avresti considerato possibili. Immergiti in questa avventura verso una comprensione più profonda di te stesso e del potere della tua mente.

Le Basi della Programmazione Mentale.


Il cervello umano, con la sua plasticità intrinseca, è progettato per apprendere e per essere programmato. L’essenziale è focalizzarsi sull’identità del programmatore – che dovremmo essere noi stessi – e sul metodo di programmazione. Aprendo le porte alla comprensione di come i nostri schemi di pensiero si formano e si consolidano, possiamo acquisire la capacità di riscrivere i nostri “programmi mentali” per guidare la nostra mente verso una realtà che desideriamo realmente e che rifletta chi siamo nel profondo.

La mente umana è una rete complessa di sinapsi, i collegamenti elettrici che formano la base della nostra memoria e dei nostri comportamenti. Queste sinapsi, frutto di apprendimenti e esperienze passate, tendono a dominare la nostra attività cerebrale ogni volta che siamo chiamati a ricordare o ad agire. Proprio come un sentiero battuto in una foresta, più esso è percorso, più diventa la via di passaggio preferenziale.

Questi vecchi schemi sinaptici sono radicati e resistenti al cambiamento. Intervenire su di essi per formare nuovi percorsi neurali è un processo che richiede energia e determinazione. Quando ci impegniamo a cambiare un’abitudine o a imparare qualcosa di nuovo, stiamo in effetti tentando di interrompere questi circuiti elettrici ben consolidati per indirizzare il flusso elettrico verso nuove vie, creando così nuove sinapsi.

Il lavoro per interrompere un vecchio circuito e attivarne uno nuovo è simile all’interruzione di un flusso elettrico per reindirizzarlo su un percorso differente. Questo processo non è semplice; richiede un’intensa attività cerebrale e può essere percepito come faticoso e dispendioso in termini energetici. Ecco perché il cambiamento è spesso una sfida: non solo per la mente ma anche per il cervello, un organo abituato ai suoi percorsi abituali e resistente alla formazione di nuovi.

Tuttavia, proprio come abbiamo discusso in precedenza, la programmazione della mente e la creazione di nuove sinapsi sono fondamentali per la crescita personale. La capacità di creare nuovi circuiti, di forgiare nuove sinapsi e di ristrutturare i nostri modelli mentali non è solo una metafora del cambiamento ma è la realtà plastica e dinamica del nostro cervello. Con impegno e pratica, possiamo diventare i maestri dei nostri pensieri e azioni, riplasmando le nostre esperienze di vita con intenzionalità e scopo.

Perché siamo esecutori inconsapevoli dei nostri programmi inconsci.

  1. Persistenza dei Programmi Mentali Obsoleti

Il cervello umano tende a perpetuare l’utilizzo di programmi mentali consolidati nel tempo, anche quando diventano obsoleti o disfunzionali. Questi programmi, una volta appresi, operano sotto la superficie della nostra consapevolezza, influenzando significativamente le nostre decisioni e il nostro percorso di vita, senza che ci poniamo in questione la loro attualità o efficacia.

  1. Percezione e Realtà

La nostra percezione del mondo è filtrata attraverso la lente dei programmi mentali preesistenti. Gli occhi e la mente lavorano in tandem: vediamo e interpretiamo la realtà non come essa è in sé, ma come la nostra mente è condizionata a percepirlo attraverso gli schemi di pensiero e le credenze che abbiamo sviluppato.

  1. Efficienza Cognitiva

I programmi mentali servono una funzione essenziale: consentire al cervello di operare con efficienza. Funzionano come scorciatoie cognitive, istruzioni pre-imballate che abbiamo accumulato nel corso del tempo che permettono al cervello di risparmiare energia e di reagire prontamente alle situazioni quotidiane.

Come si installano nel cervello i programmi per svelare il potenziale nascosto della mente.

La configurazione dei percorsi neurali e l’installazione di programmi mentali nel cervello avvengono principalmente attraverso due meccanismi fondamentali: la ripetizione di azioni e l’influenza delle emozioni.

Creazione di Modelli Comportamentali tramite Ripetizione

Il cervello è una macchina che apprende mediante la ripetizione. Questo processo è paragonabile a come si formano i sentieri in una foresta: più un percorso è battuto, più diventa la via prediletta. Quando eseguiamo un’azione ripetutamente o osserviamo altri compiere quella stessa azione, attiviamo una rete di neuroni specchio che facilita l’imitazione e l’apprendimento. Questo meccanismo non solo ci consente di acquisire nuove abilità, ma consolida anche quei comportamenti nel nostro repertorio di risposte automatiche. Le pratiche ripetute, specialmente quelle osservate durante l’infanzia e l’educazione familiare, si radicano profondamente, diventando programmi mentali di base che guidano la nostra condotta in modo quasi incontestato.

Formazione di Programmi Mentali tramite Emozioni

Le emozioni sono potentissimi catalizzatori nel processo di programmazione mentale. Possono fungere da acceleratori nella formazione di connessioni sinaptiche, creando impronte durature con un singolo evento emotivamente intenso. Questi programmi emotivi agiscono come comandi rapidi che il cervello può richiamare automaticamente in situazioni future simili, senza il bisogno di un processo decisionale cosciente. È attraverso questa dinamica che si formano i ricordi emotivi e si stabiliscono le reazioni istintive, che spesso si manifestano nei comportamenti di sopravvivenza in risposta a minacce percepite o situazioni di stress. La forza delle emozioni nella creazione di tali programmi è tale che può sovrascrivere le esperienze precedenti, stabilendo nuovi modelli di risposta che possono dominare il nostro comportamento.

Perché siamo schiavi dei nostri programmi anche se sono obsoleti e disfunzionali.


Attenzione Selettiva e Risparmio Energetico

Il cervello umano, di fronte all’abbondanza di informazioni che lo bombardano, attua un meccanismo di attenzione selettiva. Questo processo consente di focalizzarsi su una frazione di dati, ignorando il resto per preservare l’energia. Pertanto, ciò su cui si concentra l’attenzione diventa rilevante per la nostra coscienza, mentre altre informazioni vengono escluse, rafforzando i programmi mentali in uso.

Incontestabilità dei Programmi Mentali e Generalizzazione

Una volta che un programma mentale è stato validato da un’esperienza, tende a essere generalizzato come una regola quasi universale. Questo principio, “ciò che vale una volta vale per sempre”, funziona come un risparmio cognitivo, ma può portare a intransigenza e difficoltà nell’adattamento a nuovi scenari.

Auto-Rafforzamento dei Programmi Mentali

I programmi mentali diventano più forti ogni volta che sono messi in atto. La ripetizione non solo conferma il programma ma ne amplifica l’efficacia e la presenza nella nostra mente, creando un circolo vizioso che rende il cambiamento ancora più arduo.

Stabilizzazione tramite Programmi Mentali

Uno dei timori più profondi dell’essere umano è la paura dell’ignoto. I programmi mentali agiscono come istruzioni precompilate che consentono di reagire rapidamente alle situazioni, riducendo l’incertezza. Spesso si preferisce attenersi a ciò che è familiare, anche se disfunzionale o doloroso, piuttosto che affrontare l’incognito, generando resistenza al cambiamento.

Autoconvalida dei Programmi Mentali

Il cervello ha la tendenza a reinterpretare gli eventi in modo da farli coincidere con i programmi mentali esistenti, confermando le aspettative e le credenze preesistenti. Questo fenomeno è noto come “profezia che si autoavvera”, dove la realtà è costantemente filtrata e modellata per adattarsi agli schemi mentali che abbiamo, indipendentemente dalla loro obsolescenza o disfunzione.

Questi cinque punti delineano un quadro in cui la mente è costantemente alla ricerca di conferme per i propri modelli di pensiero, anche a discapito della flessibilità e dell’adattabilità, rendendo così gli individui prigionieri di schemi comportamentali superati e, a volte, limitanti.

Come disinstallare i programmi disfunzionali e riprogrammare la tua mente in modo ottimale.

Osservazione: Identificare i Programmi Disfunzionali

Il primo passo per cambiare qualsiasi comportamento è diventare consapevoli della programmazione sottostante.
Proprio come un detective, devi osservare i tuoi stessi schemi senza giudizio. Tieni un diario o un registro dei tuoi comportamenti, pensieri ed emozioni per rilevare schemi ricorrenti.

Mettere in Discussione il programma e deprogrammare

Una volta identificato uno schema di pensiero, sfida la sua validità. Chiediti se c’è una prova concreta che sostiene questo comportamento o processo di pensiero.
Guarda le situazioni da molteplici prospettive. Questo potrebbe significare considerare i punti di vista altrui, immaginare come penseresti a una situazione in un contesto diverso o considerare l’opposto di ciò che tipicamente credi.

Riprogrammare i modelli mentali

Definisci la nuova forma pensiero e con costanza mettila in pratica nella tua esperienza. L’esperienza ripetuta e connessa alle emozioni crea una nuova forma pensiero.
Visualizza, ridefinisci le esperienze in base alle nuove programmazioni e accogli i nuovi stimoli che la realtà ti porta.

La neuroplasticità, ossia la capacità del cervello di riformarsi in risposta all’apprendimento e all’esperienza, sostiene questo processo: le esperienze ripetute, in particolare quelle cariche emotivamente, fortificano le connessioni neurali e possono consolidare nuovi circuiti cerebrali.

Migliorare la realtà attraverso il potere del pensiero.

Ora, ci troviamo di fronte alla possibilità di un cambiamento radicale: possiamo scegliere di non essere più vittime passive dei nostri processi cognitivi automatizzati. Possiamo decidere di diventare i programmatori della nostra mente, utilizzando la neuroplasticità come nostro alleato più potente nel processo di trasformazione personale. Questo viaggio richiede impegno, costanza e una buona dose di coraggio per affrontare l’ignoto. Tuttavia, i benefici che ne derivano – una vita vissuta con maggiore autenticità, soddisfazione e libertà – sono incommensurabili.

Attraverso l’osservazione senza giudizio, il mettere in discussione i nostri automatismi e la costante pratica di nuovi schemi di pensiero emotivamente significativi, possiamo non solo riprogrammare la nostra mente, ma anche trasformare in modo ottimale la nostra intera esistenza. Che questa sia l’ispirazione per chiunque desideri intraprendere il sentiero dell’auto-miglioramento: la nostra mente è il campo da coltivare, e con gli strumenti giusti, il raccolto sarà abbondante.

Con amore
Dhara Roberta